Artrodesi vertebrale anteriore per via laterale (XLIF o LLIF)

Artrodesi vertebrale anteriore per via laterale (XLIF o LLIF)

Per artrodesi vertebrale anteriore s’intende la fusione di due o più corpi vertebrali finalizzata alla risoluzione del dolore ed alla decompressione indiretta delle strutture nervose. La fusione si ottiene mediante l’inserimento di una protesi (cage) tra i corpi vertebrali dove il disco intervertebrale viene rimosso. La cage può essere inserita attraverso diverse vie chirurgiche: quando la cageè inserita per via laterale, attraverso il muscolo psoas, si parla di XLIF o LLIF (lateral or extremelateral interbody fusion).

Le indicazioni comprendono:

  • Discopatia degenerativa;
  • Deformità (scoliosi, spondilolistesi di basso grado, laterolistesi);
  • Instabilità vertebrale.
  • Radicolopatia da stenosi foraminale.

L’XLIF può essere utilizzato nelle suddette patologie quando interessano gli spazi vertebrali compresi tra T12/L1 fino ad L4/L5, invece non è indicato per lo spazio L5-S1 a causa della presenza delle creste iliache che ne coprono l’accesso.

La tecnica chirurgica è una tecnica mininvasiva che comporta l’utilizzo di strumentari sofisticati ed un piccolo taglio sul fianco del paziente. Il paziente, sottoposto ad anestesia generale, è sistemato in decubito laterale su un apposito letto  radiotrasparente. Con l’ausilio dell’amplificatore di brillanza, viene individuato il livello da operare e praticata un’incisione cutanea in corrispondenza del punto di repere. Si espongono i tessuti sottostanti ed i fasci muscolari per separare lo spazio peritoneale da quello retroperitoneale e giungere sul muscolo psoas. Si inserisce un filo guida nello spazio discale e,attraverso questo, si posiziona un particolare retrattore di tessuti che consente di aprire un corridoio attraverso il quale il chirurgo può lavorare mentre contemporaneamente il plesso nervoso ed il peritoneo restano protetti (Fig.1).

Artrodesi vertebrale anteriore per via laterale (XLIF o LLIF)
Figura 1: posizionamento del retrattore attraverso una mini-incisione laterale per giungere allo spazio discale da operare.

A questo punto si è giunti nello spazio intervertebrale che viene preparato con appositi strumenti: il disco viene rimosso, le supefici dei piatti vertebrali vengono cruentate e inserita la cage di prova. Si procede a verificare il corretto posizionamento e le dimensioni della cage cosi da procedere al posizionamento delle protesi definitiva riempita di osso sintetico (Fig. 2).

Artrodesi vertebrale anteriore per via laterale (XLIF o LLIF)
Figura 2: XifAuletian inzeppato di osso sinteticoedrx della cage impiantata.

A seconda dei casi, potrebbe essere necessario completare l’artrodesi anteriore con l’artrodesi posteriore per via percutanea (artrodesi a 360°).La cage utilizzata nei nostri centri è costituita di un polimero PEEK-OPTIMA® LT1 (polietereterchetone) e tantalio a norma ISO e ASTM, questo materiale oltre ad essere completamente biocompatibile è, se associato ad innesti di osso autologo o sintetico, in grado di indurre la fusione attraverso il processo di osteoconduzione. A seconda delle esigenze del paziente, la cage può essere scelta di forma parallela o in lordosi quando è necessario restituire la curva lordotica al paziente.
Prima di terminare l’intervento viene posizionato un tubo di drenaggio per prevenire la formazioni di ematomi che, nel contesto del muscolo che psoas possono essere dolorosi per il paziente.
Il decorso post-operatorio prevede la rimozione del drenaggio il giorno successivo all’intervento, la deambulazione inizia in seconda giornata post-operatoria ed il paziente può lasciare l’ospedale in terza giornata. Il paziente dovrà osservare un periodo di riposo domiciliare per circa due settimane e indossare un bustino di sostegno per i primi quaranta giorni, mente la necessità di riabilitazione neuromotoria e fisioterapia viene valutata caso per caso in base alle condizioni cliniche di partenza e le esigenze del singolo paziente.