Neuromodulazione spinale

Neuromodulazione spinale - Professor Nardi

La neuromodulazione spinale è una procedura che si utilizza nel trattamento del dolore cronico e che consiste nell’invio d’impulsi elettrici a basso voltaggio in grado di interagire con le fibre nervose responsabili della conduzione del dolore. Tali impulsi elettrici interferiscono con capacità del nervo di trasmettere il dolore e ne modulano la sua funzione in maniera reversibile.

Le indicazioni all’utilizzo della neuromodulazione comprendono il dolore neuropatico cronico resistente alla terapia farmacologica, controindicazioni di carattere generale alla chirurgia tradizionale e fallimenti della chirurgia (failed back syndrom). Nei nostri centri tale procedura è utilizzata per le cervicalgie, le dorsalgie e le lombalgie associate o meno a radicolopatiee, per le sacroileiti. Và chiarito comunque che la neurostimolazione interrompe la trasmissione del dolore ma non cura le cause che lo generano.

La tecnica percutanea (PENS: Percutaneous Electrical Nerve Stimulation)prevede il posizionamento del paziente sul letto operatorio radiotrasparente in decubito prono, si procede palpatoriamente all’individuazione nella zona da trattare e si inietta in sede anestetico locale. Con la guida dell’amplificatore di brillanza si introduce un sottilissimo ago in corrispondenza dei rami nervosi che vengono stimolati sia dal punto di vista sensitivo che motorio e quindi individuati con precisione anche grazie all’ausilio del paziente che riferisce all’operatore le sensazioni percepite. A questo punto inizia il trattamento vero proprio in cui i nervi vengono sottoposti a stimolazione con impulsi elettrici a voltaggio prestabilito per circa 25 min. Il decorso post-trattamento prevede un’osservazione del paziente di circa due ore e quindi la sua dimissione dall’ospedale.